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Savogno: una meraviglia dopo l’altra

Il tempo si è fermato in questo piccolo borgo alpino che si affaccia, come un balcone, su Chiavenna e la Bregaglia italiana. Tutto è rimasto come nell’Ottocento: le case, la chiesa parrocchiale, le fontane e le stalle. Non esistono strade carrozzabili e marciapiedi per raggiungerlo, ma quasi 3000 gradini; una lunga scalinata verso il paradiso!


Cascate dell'Acqua Fraggia
La prima meraviglia la si incontra poco dopo Chiavenna, in direzione Villa di Chiavenna nel paese di Borgonovo; sono le cascate dell’Acqua Fraggia. Esse sono frutto del lunghissimo e lentissimo lavoro compiuto dal ghiacciaio durate le glaciazioni.  Il sentiero parte da un piccolo parcheggio situato accanto al  torrente. Il passo successivo è risalire il torrente dalla sua sponda sinistra, avvicinandosi sempre più alla cascata. E’ suggestivo essere raggiunti dagli spruzzi della cascata, che spesso e volentieri, con la complicità dei raggi solari, regalano magnifici arcobaleni.








Cascate dell'Acqua Fraggia
Ora siamo pronti per raggiungere la località di Sarlone. Il primo tratto è in ottimo stato ed è completamente pianeggiante, ma dopo aver lascato la strada inizia la lunga scala di circa 3000 gradini. Il dislivello tra Sarlone e Savogno è di circa 900 metri, lungo i quali si incontrano le vecchie Stalle dei Ronchi, usate per la transumanza, un vecchio torchio per la vinificazione del XVIII sec. e diverse edicole sacre, a testimonianza della grande Fede degli abitanti.











Quando si diradano i castagni, si intravedono le prime case del borgo di Savogno. Case di pietra e legno, che hanno resistito alle intemperie per decenni. Tra di esse, spicca la chiesa consacrata nel 1465, presso la quale svolse il suo ministero il Beato don Luigi Guanella.



Savogno


Le case sono spesso chiuse e disabitate. Gli abitanti del luogo sono emigrati negli anni passati, ma alcuni di loro tornano volentieri ogni fine settimana. Per soddisfare il palato dopo l’ascesa, è possibile sostare nel rifugio di Savogno, presso il quale si possono degustare i piatti tipici locali. Dietro è situata una carrucola che assicura il trasporto di materiale  dal fondovalle a Savogno, e da Savogno a Dasile.
 


Vista di Savogno

Dasile è un altro borgo che gode di un panorama eccezionale su Chiavenna ed è raggiungibile oltrepassando il massiccio ponte in pietra sul torrente nei pressi del cimitero. Una curiosità: tra i suoi abitanti e quelli di Savogno c’era un acceso campanilismo in passato, che degenerò anche in violenti scontri, durante il periodo della peste!

Dasile

Dasile

Dasile


Dall’asta sulla quale sventola il Tricolore, si  gode una vista magnifica sulla valle. Non lontano, si sviluppa il sentiero che ci riporta in valle, passando per una lunga serie di terrazzamenti ora in abbandono. Fa riflettere il di sacrificio degli antichi abitanti che hanno strappato alla montagna anche singoli metri di terre utili all’agricoltura. Si giunge, quindi, al Crotto della Cànoa e poi a S. Abbondio di Piuro dove, accanto alla chiesa, si trova un piccolo museo che mostra i danni causati nel 1618 da una gigantesca frana al borgo di Piuro.


Percorso Borgonovo-Savogno-Dasile-Borgonovo
Questa è una passeggiata che permette di staccare la spina, per qualche ora, dalla confusione nella quale siamo immersi quotidianamente nelle grandi o piccole città.

La località di Borgonovo di Piuro, dalla quale parte il sentiero sopra descritto, è facilmente raggiungibile da Milano tramite automobile seguendo la SS 36 (nuova Valassina) fino a Chiavenna. Da lì, si svolterà nella SS 37 del Maloja.
Anche con i mezzi pubblici è possibile raggiungere la nostra meta: dalla Stazione Centrale di Milano si deve salire sul convoglio FS  diretto a Tirano. Una volta arrivati a Colico è necessario un cambio di treno per raggiungere Chiavenna. Un servizio autobus, vi condurrà dalla stazione a Borgonovo.


Difficoltà: MEDIA
Tempo di percorrenza: circa 3h 30

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