Negli "Annales Stadenses", scritti intorno alla metà del XIII secolo, sono descritti gli itinerari che i pellegrini del nord Europa potevano seguire per raggiungere Roma o Gerusalemme. In una possibilità di percorso per il viaggio di ritorno, la guida suggerisce a coloro che provengono dalla Svevia e dalle regioni circostanti, di passare il lago di Como, e, attraversato il Septimer Pass , di raggiungere le proprie terre. Se l'anonimo "auctore Alberto" fornisce questa informazione senza peraltro specificare altre indicazioni, è evidente che, almeno nell'epoca in cui il testo viene scritto, questa via di passaggio era conosciuta e normalmente transitata. Un simile suggerimento, oggi non risulterebbe egualmente chiaro e significativo. Per i più il Septimer pass è un illustre sconosciuto. Dove si trova e quali luoghi mette in comunicazione? Il Septimer o Settimo o Pass da Sett (2311 m.) fu utilizzato in epoca romana per collegare Chiavenna e il lag
VAL DI SCALVE, un ambiente prealpino di incantevole bellezza, in cui l’uomo ha perpetuato per secoli la tradizione mineraria improntando la propria storia, cultura ed economia. La Val di Scalve, fu di fatto sino agli ’70 del secolo scorso, una terra a vocazione mineraria a causa dei suoi giacimenti di minerali che la resero celebre e contesa. Antecedentemente al 1600, l’escavazione del minerale nelle miniere scalvine, avveniva con metodi arcaici ed empirici. In seguito fu introdotta in valle, che in quei tempi era sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, la polvere nera o da mina. L’uso di questo esplosivo incrementò notevolmente la quantita di miniere. La Serenissima istituì nel 1488 la prima legge mineraria che con i decreti successivi fu da guida nella conduzione delle miniere sino al 1796. La vena del minerale era individuata negli affioramenti che generalmente erano posti a oltre 2000 metri di quota. Qui il minerale era in vista e lo si scavava scendendo n